I primi vent’anni del Pietro Conti di Gualdo Tadino: il 7 dicembre delegazione umbra in visita al MEI di Genova

Appuntamento importante in occasione del ventennale della struttura: atteso anche Massimiliano Presciutti, sindaco del Comune umbro

Giovedì 7 dicembre, al Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova, ci sarà la visita di una delegazione della Regione Umbria, del Comune di Gualdo Tadino e del Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti nell’ambito dei festeggiamenti per i vent’anni di attività del museo umbro. Prevista la proiezione di un breve filmato di presentazione della struttura e del suo Centro Studi, con sede proprio a Gualdo. Il video sulla storia dell’emigrazione umbra resterà in proiezione all’interno della sezione mostre temporanee del MEI fino al prossimo 29 febbraio.

Saranno presenti Paolo Masini, presidente della Fondazione MEI, Nicla Buonasorte, curatrice del percorso espositivo del museo, Antonino Gambino, assessore alla Sicurezza, alla Polizia locale e alla Protezione civile del Comune di Genova, Franco Billi, dirigente del Servizio Relazioni internazionali della Regione Umbria, Francesca Urelli, sempre della Regione Umbria, Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo Tadino e presidente del Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti, e Catia Monacelli, direttrice del museo umbro.

Attraverso documenti, immagini e racconti provenienti da tutte le regioni d’Italia, il video coinvolge il visitatore in un emozionante percorso a ritroso: l’arrivo, il viaggio e la partenza dell’emigrante. Un viaggio corale che si compone di tanti elementi, dagli addii all’incontro e scontro con il paese straniero, ma anche momenti di nostalgia, gioie e dolori quotidiani, l’integrazione nella nuova realtà, il confronto e la riflessione con l’immigrazione di oggi.

Nell’ottica delle progettualità di rete e in occasione del ventennale del museo, l’iniziativa ha lo scopo di rafforzare il legame e la collaborazione tra il Museo dell’Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino e il Museo Nazionale dell’Emigrazione di Genova, con l’intento di promuovere e divulgare insieme gli studi e le ricerche sul patrimonio storico dell’emigrazione italiana, valorizzando l’operato di ogni singola regione.

«Il MEI – commenta il presidente della Fondazione MEI, Paolo Masini – si propone fin dalla sua nascita come un hub multiculturale con l’intento di valorizzare tutti i progetti di ricerca sulla storia delle migrazioni portati avanti da centri, associazioni, istituzioni e musei di respiro internazionale, nazionale e locale. Ospitare la delegazione di una realtà come quella umbra che da oltre vent’anni si occupa di emigrazioni, è per noi un grande onore e un’opportunità di continuare a fare rete con l’obiettivo comune di diffondere la conoscenza dell’emigrazione italiana nel mondo».

«Siamo estremamente onorati di essere presenti al MEI di Genova – sottolinea il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – ed è un’enorme soddisfazione poter esporre e mostrare ai visitatori la storia di tanti umbri nel museo più importante d’Italia dedicato a questo tema e uno dei migliori presenti in Europa e nel mondo. Da figlio dell’emigrazione, nato e cresciuto in Svizzera da genitori emigrati all’inizio degli anni Settanta, non posso che ribadire l’importanza fondamentale di conservare la memoria, oggi più che mai necessaria a fronte dei nuovi ed imponenti fenomeni migratori che coinvolgono l’Italia e il mondo».

«Il Servizio Relazioni internazionali della Regione Umbria – concludono Franco Billi, dirigente Servizio Relazioni internazionali della Regione Umbria, e Francesca Urelli, sempre della Regione – è onorato di partecipare a questa importante iniziativa che vede protagonista la storia dell’emigrazione umbra. Gli umbri all’estero con le loro associazioni hanno sempre rappresentato un importante veicolo di diffusione della nostra cultura e tradizione nei paesi di accoglienza, e con il supporto alla realizzazione di tale evento intendiamo ribadire il sostegno da parte della Regione alle nostre comunità all’estero e alle iniziative in materia di emigrazione».

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