Cybersecurity in Italia: la sicurezza informatica una priorità

A Roma la presentazione dell'ultimo Rapporto di Censis e IISFA: gli italiani sempre più intimoriti dalle possibili truffe

Attacchi raddoppiati, difficoltà delle aziende nel reperire esperti del settore, generale timore tra gli italiani di finire nel mirino di malintenzionati: questi alcuni degli elementi principali inclusi nell’ultimo Rapporto sulla cybersecurity nel nostro Paese curato dal Censis e dall’IISFA. Il dossier è stato presentato a Roma, in Senato, nel corso di un incontro con la stampa contraddistinto dalla presenza di tanti relatori (a moderare il giornalista Davide Desario).

Il Rapporto dimostra che nel 2022 gli attacchi informatici alle infrastrutture sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, con un +138% abbastanza emblematico. Tra il 2012 e il 2021, quindi in appena dieci anni, i reati informatici denunciati all’Autorità giudiziaria dalle forze di Polizia sarebbero aumentati del 155,2%, in controtendenza con l’andamento totale dei reati, giù del 25,4%.

Sempre lo scorso anno, il 40% delle imprese avrebbe faticato molto a trovare dei lavoratori qualificati. Tra l’altro, il cyber security specialist risulterebbe essere una delle figure emergenti più legate alla transizione digitale nelle previsioni di fabbisogni occupazionali e professionali a medio termine per il settore dell’informatica e delle telecomunicazioni.

In crescita il numero di persone tendenti a imbattersi in minacce informatiche: lo scorso anno questo si sarebbe verificato almeno una volta per il 76,9% degli italiani. Sempre nel 2022, il 60,9% del totale avrebbe ricevuto un sms o un messaggio su WhatsApp con invito a cliccare su un link sospetto.

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