Case e ospedali di comunità: il cronoprogramma in Umbria

Definite dalla Regione le tappe principali per gli anni a venire: già nel corso del 2023 dovrebbero sorgere le prime strutture

Buone notizie per case e ospedali di comunità in Umbria. La Regione ha infatti approvato il cronoprogramma di quelle opere legate al nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale, previsto dal Pnrr.

Salvo futuri cambi di programma, nei prossimi anni tra le province di Perugia e di Terni dovrebbero sorgere ventitré case di comunità, nove centrali operative territoriali e diciassette ospedali di comunità. Le strutture in questione dovrebbero essere realizzate anche a prescindere dai finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

In merito alle case, alcune delle quali dovrebbero essere costruite già nel corso del 2023, questi edifici voluti dal Ministero della Salute dovrebbero andare a potenziare l’assistenza territoriale. In parole povere, si tratta di qualcosa di simile alle case della salute, presidi capaci di garantire una presenza medica ventiquattro ore al giorno sette giorni su sette.

In futuro dovrebbero vedere la luce anche un Cup, servizi di telemedicina e un’assistenza domiciliare costante: una sorta di “filtro” sui territori così da evitare accessi impropri negli ospedali. Se per le case di comunità è già partita l’attivazione di quelle di Città della Pieve e di Trevi, il prossimo anno dovrebbe essere la volta di Umbertide, Magione, Todi e Perugia (nello specifico Ponte San Giovanni).

Riguardo invece gli ospedali di comunità, una via di mezzo tra gli ospedali veri e propri e il domicilio del paziente, di quelli finanziati dal Pnrr vale la pena segnalare la possibile attivazione, già sul finire del 2023, di quello dell’ex Grocco a Perugia. Nel secondo trimestre del 2025 dovrebbe essere operativo quello di Umbertide, seguito da quelli di Orvieto, Terni e Montefalco.

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