Previdenza complementare, la prima Relazione annuale del Fondo Fon.Te.

Presentato in Senato, a Palazzo Giustiniani, il dossier preparato negli ultimi mesi: importante l'elevato numero degli iscritti, non alterato dalla pandemia

Dal patrimonio di cinque miliardi in gestione alle trentanovemila aziende associate, senza dimenticare i quasi duecentocinquantacinquemila iscritti e le circa duemila prestazioni erogate mensilmente. Questi alcuni dei numeri contenuti nella prima Relazione annuale di Fondo Fon.Te. illustrata in Senato, a Palazzo Giustiniani.

L’evento organizzato con l’intento di presentare alle istituzioni e agli organi di stampa il lavoro effettuato nei mesi passati per raccogliere i dati più significativi da inserire nel dossier, ha permesso di riflettere su vari aspetti legati all’attività quotidiana del fondo di previdenza complementare del terziario. Una realtà importante, nata nel 1996 e apertasi ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi nell’aprile di quest’anno.

Per far comprendere l’importanza e lo spessore di Fondo Fon.Te. basta prendere in considerazione le circa quattrocento pec gestite ogni giorno e i trecentottanta milioni di euro deliberati per investimenti nei private market. La pandemia ha creato diversi problemi, eppure attraverso una gestione prudente è stato possibile garantire un equilibrio generale.

Per quanto riguarda gli iscritti, nella Relazione viene certificato un aumento medio annuo delle adesioni del 4% tra fondi infrastrutturali e di venture capital. In merito al patrimonio, invece, negli ultimi anni ci sarebbe stata una crescita costante, agevolata soprattutto da flussi contributivi sempre maggiori e da alti rendimenti finanziari ottenuti all’interno di ciascun comparto d’investimento.

L’obiettivo di Fondo Fon.Te. è, ovviamente, quello di rafforzare la propria posizione. Una tassazione più leggera sulle rendite finanziarie potrebbe di certo consentire di operare in condizioni migliori.

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