Caro energia, ecco i provvedimenti per ridurre le spese

Firmato il decreto che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti: per Enea si potrebbero risparmiare oltre due miliardi e mezzo di metri cubi di gas

Un inverno segnato da tanti sacrifici per non spendere troppo e riuscire ad andare avanti. In seguito all’innalzamento del costo del gas, diretta conseguenza della guerra in atto nell’Europa dell’Est, il Governo ha messo a punto una serie di misure volte a contrastare il fenomeno del caro energia.

I riscaldamenti saranno in funzione quindici giorni in meno rispetto al solito, in più ci sarà una riduzione di un grado della temperatura media. Esentati, ovviamente, gli ospedali, così come gli asili, le piscine e alcune attività industriali e artigianali a cui sono già state concesse particolari deleghe dai comuni.

Il decreto firmato dal ministro Roberto Cingolani, in cui si definiscono i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, dovrebbe garantire dei risparmi notevoli. Agendo con cautela, per Enea si riuscirà a fare a meno di oltre due miliardi e mezzo di metri cubi di gas.

Preso atto della sua situazione, i sindaci dei comuni umbri, e non solo, sarebbero pronti a chiedere al prossimo Governo fino a un miliardo di euro per non mandare in default i bilanci amministrativi. A proposito di richieste, è probabile che si insista per far inserire circa duecento milioni nel dl Aiuti quater più altri ottocento in legge di bilancio, da impiegare eventualmente nel corso del 2023 per far fronte al perdurare dell’incremento dei costi energetici.

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