Università degli Studi di Perugia: addio al primato nella classifica del Censis

Primo posto per l'ateneo di Pavia, migliore sotto diversi aspetti: l'Università di Salerno, un anno fa seconda, perde nove posizioni

Primato perso per pochissimo. Seconda la classifica stilata dal Censis legata ai più grandi atenei, con più di ventimila e meno di quarantamila studenti, l’Università degli Studi di Perugia non risulta essere più in vetta: a superarla, infatti, quella di Pavia.

Al di là del piazzamento, si registra in tutta Italia un calo generale degli iscritti negli atenei, soprattutto in merito alle nuove immatricolazioni. A perdere punti, in tal senso, le materie umanistiche, con le università del Meridione meno affollate rispetto a qualche anno fa.

Secondo gli analisti, la diminuzione degli iscritti sarebbe da ricondurre a questioni economiche. Quanto invece all’università perugina, la discesa al secondo posto della classifica del Censis sarebbe dovuta a diversi aspetti.

Determinante, ai fini del verdetto, la maggiore forza di Pavia dal punto di vista della comunicazione e dei servizi digitali, senza dimenticare l’internazionalizzazione. Insomma, l’ateneo umbro va a perdere il primato per pochi punti.

Appena un anno fa, dietro Perugia c’era Salerno, scivolata indietro di ben nove posizioni. Per quanto riguarda invece il 2022, al terzo posto risulta esserci la Calabria. Quarta Venezia con la Ca’ Foscari, seguita da Milano, Cagliari, Parma, Genova, Modena e Reggio Emilia.

Nella classifica relativa invece ai mega atenei statali, che vantano più di quarantamila iscritti, svetta l’Università di Bologna, con Padova e Roma a seguire.

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