Farmacie umbre, i sindacati chiedono il rinnovo del contratto dei dipendenti

Circa duecentocinquanta lavoratori attendono da ben sette anni: possibile uno sciopero nel caso in cui Assofarm non dovesse agire per tempo

In questi ultimi due anni, segnati dalla pandemia, un punto di riferimento per la cittadinanza. Eppure, a livello professionale, tante incertezze legate al futuro. Questo il paradosso che riguarda gli oltre duecentocinquanta lavoratori presso le farmacie pubbliche umbre.

Per quanto l’avvento del Covid abbia permesso a numerosi esercizi di aumentare i profitti, la maggior parte delle persone che vi prestano servizio attende da ben sette anni il rinnovo del contratto nazionale. Una situazione insostenibile, che si somma al fatto di non poter contare su stipendi faraonici.

Da questo punto di vista, i sindacati chiedono interventi tempestivi, poiché continua a non essere riconosciuta la professionalità di tanti soggetti. Inaccettabile, a quanto pare, la posizione di Assofarm.

Quasi tutte le farmacie del territorio continuano a fatturare molto, tuttavia viene puntualmente ignorato il prezioso lavoro dei dipendenti. Cresce inoltre la preoccupazione in merito all’eventuale privatizzazione delle farmacie municipali. E questa ipotesi, fanno sapere i sindacati, non può essere nemmeno presa in considerazione.

Ad oggi, in ogni caso, resta del tutto prioritario il rinnovo del contratto. Qualora non dovessero esserci passi avanti di Assofarm, l’attuale stato di agitazione e di mobilitazione sfocerà in uno sciopero da gestire a livello regionale, con un conseguente blocco delle prestazioni straordinarie.

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