Caro energia, le imprese umbre valutano di spegnere gli impianti

Difficile far fronte all'innalzamento delle bollette: si chiede alla Regione si attivare un tavolo aperto all'ascolto del mondo imprenditoriale

Un periodo di grande difficoltà da cui uscire al più presto. Le imprese cooperative di Legacoop Produzione e Servizi chiedono aiuto a fronte dei recenti aumenti della luce, tanto elevati da far ipotizzare un eventuale spegnimento degli impianti.

Nel corso del 2021 si è riusciti ad andare avanti, ma nel caso in cui le tariffe dovessero rimanere costanti anche per il 2022, a parità di consumi e in assenza di interventi istituzionali, la situazione potrebbe aggravarsi per le attività produttive così come per le famiglie. I settori interessati sono svariati, perché si va dal vetro alla ceramica, passando per la logistica e i trasporti.

Per alcune aziende sarà necessario scaricare i costi sugli utenti finali, con una diminuzione della capacità d’acquisto delle famiglie a scapito della tenuta economica e sociale della Regione. Altri, invece, non potranno farlo in quanto titolari di servizi assegnati con gare d’appalto.

Visto lo stato attuale delle cose, si chiede alla giunta Tesei di attivare un tavolo aperto all’ascolto del mondo imprenditoriale. Fondamentale, d’ora in avanti, incentivare la transizione ecologica puntando su un serio piano di investimenti che riguardi produzione energetica da fonti rinnovabili.

Ciò che invece ci si auspica per l’immediato è di rateizzare le bollette e favorire meccanismi di accesso ai sistemi di garanzia finanziari. Anche rivedere le gare pubbliche in atto non sarebbe male.

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