Pillole anti-Covid: si chiede un incontro con l’Aifa per velocizzare l’iter

Al momento gli antivirali orali non possono essere prescritti dai medici di famiglia: necessario renderli disponibili nelle farmacie distrettuali delle Asl

Una procedura complessa destinata a creare problemi. L’utilizzo delle pillole anti-Covid, disponibili anche in Italia, rischia di essere rallentato da un iter, secondo i medici, piuttosto lungo.

Da somministrare entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi, gli antivirali orali, che si possono assumere a casa, devono essere prescritti dagli specialisti ospedalieri su indicazione del medico di base e distribuiti solo nelle farmacie degli ospedali. Tutto questo può rendere difficile rispettare i tempi stretti richiesti, per questo l’Ordine dei medici chiede una semplificazione e attende la convocazione di un tavolo con l’Aifa.

Il pericolo principale risiederebbe nel fatto che i pazienti candidabili all’utilizzo delle pillole non facciano materialmente in tempo a ottenere il farmaco entro i cinque giorni. Purtroppo, in quanto approvate in emergenza, al momento i medici di famiglia non hanno la possibilità di prescriverle.

Per Francesco Broccolo, virologo dell’Università di Milano-Bicocca, bisognerebbe risolvere al più presto questa anomalia. Solo così potrà calare il numero dei decessi, facendo in modo che non scadano i farmaci, per i quali sarebbero stati spesi già tanti soldi.

Anche Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, ritiene necessario semplificare l’iter per accedere più rapidamente agli antivirali orali. Un grande passo avanti sarebbe rappresentato dalla possibilità di far giungere le pillole nelle farmacie distrettuali delle Asl, non solo in quelle ospedaliere.

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