Acciai Speciali Terni, torna lo smart working a causa dell’aumento dei contagi

Settimane complicate per l'azienda umbra, dove continua a diffondersi il Covid tra i dipendenti: non si escludono futuri problemi alla produzione

Permane l’emergenza all’interno degli stabilimenti di Acciai Speciali Terni, dove da settimane si lavora in piena difficoltà a causa dei tanti contagi da Covid riscontrati tra i lavoratori dell’azienda. In merito a quella che è la situazione attuale si è espresso l’amministratore delegato, Massimiliano Burelli, che ha affermato: «L’imprevedibilità dei contagi non dà certezze sulle prossime settimane, dato che non possiamo sapere in quale area di attività si concentreranno le assenze e gli impianti non sono tutti uguali».

Problemi alla produzione non sono da escludere, soprattutto se si considera il fatto che all’inizio di questa settimana siano stati certificati più di centosettanta positivi tra il personale. «Per ora stiamo riuscendo a gestire la situazione», ha dichiarato Burelli. Che ha poi aggiunto: «Fin dove riusciamo a lavorare in sicurezza, cosa che è la mia priorità assoluta, lo faremo, rispettando gli impegni presi con i nostri clienti».

Oltre alle misure messe in campo sin dall’avvento della pandemia per tutelare sicurezza e salute dei lavoratori, come le videocamere all’ingresso per misurare la temperatura corporea e i divisori tra una postazione e l’altra, a fronte dell’attuale emergenza sanitaria si è deciso di ricorrere di nuovo allo smart working.

La misura in questione è stata ovviamente adottata per chi, all’interno di Ast, ricopre una posizione tale da poter operare a pieno regime anche da casa. Burelli ha infine osservato come le recenti impennate dei costi del gas e dell’energia elettrica stiano avendo grosse ripercussioni sulla produzione dell’azienda umbra.

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