Contagi da Covid piuttosto elevati tra i bambini che vanno dai sei agli undici anni. Ecco uno dei dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità a quasi due anni di distanza dall’inizio della pandemia, un fenomeno che continua a condizionare la vita di tutti.
Secondo le ultime ricerche effettuate, a distanza di cinque mesi dal completamento del ciclo primario l’efficacia vaccinale calerebbe, rispetto alla trasmissibilità della malattia, dal 71,5% al 30,1%, rimanendo comunque sicuro contro la malattia grave all’82,2% sempre dopo cinque mesi.
Poiché la preoccupazione resta alta alla luce dei tanti casi di positività registrati negli ultimi giorni, l’Istituto stesso invita a rispettare le norme messe in campo alla vigilia delle festività e, soprattutto, a vaccinarsi. Questo per arrivare alla primavera del 2022 a gestire e declassare il virus.
Analizzando i dati principali relativi al Covid, spicca l’incidenza di casi in tutte le fasce di età in Italia, in particolare tra i giovani. Nello specifico, il 50% dei quasi sessantamila nuovi casi di positività rilevati nella fascia che va dagli zero ai diciannove anni si colloca proprio in quella che include bambini dai sei agli undici anni.
Per uscire fuori da una situazione che rimane piuttosto complicata, gli esperti ritengono necessario insistere con le vaccinazioni, specialmente tra i giovani. A tal proposito, per Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto, l’adesione sarebbe buona.
