Emergenza sanitaria, in Umbria almeno tre mesi per smaltire il picco dei contagi da Covid

Diffusa l'ultima analisi effettuata dal Prof. Luca Gammaitoni: per fortuna ancora modesto il numero dei ricoveri e delle terapie intensive sarebbe ancora modesto

L’epidemia di Covid in Umbria sta attraversando una fase esponenziale di formazione di un nuovo picco cui seguiranno il raggiungimento del punto di flesso, il massimo e, infine, la decrescita. Un processo piuttosto lungo, che richiederà un periodo di tempo stimato intorno ai tre mesi.

Questa, in sintesi, l’elaborazione effettuata dal Prof. Luca Gammaitoni, fisico sperimentale dell’Università degli Studi di Perugia, che attraverso dei modelli matematici sta seguendo l’evoluzione del quadro epidemiologico. Stando a quella che è la situazione attuale, i contagi sarebbero in rapida crescita, mentre il numero dei ricoveri e delle terapie intensive sarebbe ancora modesto.

Secondo Gammaitoni, il fenomeno dell’innalzamento dei contagi interesserebbe prevalentemente i non vaccinati. In ogni caso, in questa fase piuttosto complicata che l’intero Paese sta attraversando, almeno in Umbria la quantità di persone ricoverate negli ospedali sarebbe ugualmente gestibile.

A conti fatti, l’Umbria si troverebbe in condizioni migliori rispetto ad altre Regioni italiane. Quindi, per Gammaitoni, sarebbe il caso di rimanere tranquilli: se la fine dell’epidemia sembra ancora lontana, resta fondamentale vaccinarsi con tutte le dosi necessarie e proteggere i più giovani facendoli accedere proprio al vaccino.

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