«I danni provocati dalla pandemia ci prospettano un futuro complicato nel quale, dopo avere onorato e pianto i morti, dovremo confortare i sopravvissuti»: così, nel corso del pontificale in cattedrale in occasione di San Valentino, patrono della città, il vescovo di Terni, monsignor Giuseppe Piemontese.
A partecipare alla cerimonia, tra gli altri, la governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei, e Leonardo Latini, pronto ad accendere la lampada votiva e a pronunciare l’atto di affidamento della città al patrono (in chiesa anche l’urna contenente le reliquie del Santo).
Per mons. Piemontese, la celebrazione ha rappresentato un’opportunità per richiamare l’attenzione di tutti sul significato profondo e pieno della festa di San Valentino nel tempo e nell’esperienza della pandemia.
A detta del Vescovo, l’umanità sta attraversando una crisi capace di mettere in discussione gli equilibri che sembravano consolidati, ma sarebbe anche premessa di novità e di rinnovamento.
Quanto alla ricerca dell’immunità di gregge, per Piemontese si tratta di un obiettivo encomiabile, e va perseguita per tutti gli uomini.