Emergenza sanitaria, italiani chiusi in casa a Natale

Decisione non semplice quella presa dal Governo: determinante il timore di essere travolti da una 3^ ondata di contagi
Italia zona rossa per tutti i festivi e prefestivi fino alla Befana, con negozi, bar e ristoranti chiusi e il divieto di uscire da casa propria se non per motivi di lavoro e salute. Dopo giorni di discussioni, il Governo vara la nuova stretta per evitare che i pranzi e le cene delle feste facciano da detonatore per una 3^ ondata a gennaio e febbraio.
«La situazione rimane difficile, il virus si lascia piegare ma non sconfiggere. Dobbiamo intervenire e vi assicuro che è una decisione non facile e sofferta», dice Giuseppe Conte, sottolineando come la stretta sia il frutto della preoccupazione degli scienziati per la risalita della curva. Le misure sono contenute in un decreto legge che il Consiglio dei Ministri ha approvato dopo una lungo confronto all’interno del Governo e con le Regioni.
«Un punto di equilibrio – spiega il Presidente del Consiglio – tra la stretta da mettere in campo e le deroghe necessarie, in considerazione dell’importanza sociale e ideale che le feste di Natale hanno per gli italiani». Alla fine dunque ha prevalso la linea dei rigoristi, quella rappresentata fin dall’inizio dell’emergenza dai ministri Roberto Speranza, Dario Franceschini e Francesco Boccia.
«Questo è tra gli inverni più bui che il nostro paese ricordi – dice il Ministro degli Affari Regionali – ma le misure restrittive hanno sempre avuto ragione». Il ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, afferma che se è necessario un altro decreto significa che quanto deciso finora non ha funzionato come doveva. Chiesti ristori al 100%. Si punta a creare un fondo da 645.000.000 per i bar e i ristoranti costretti a chiudere.
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