Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: l’appello della Priora del Monastero di Cascia

Il Covid costringe le donne vittime di maltrattamenti a stare chiuse in casa con i loro aguzzini: chiesta più attenzione da parte delle istituzioni
«Bisogna educare al rispetto, all’amore e non all’odio, partendo dai giovani», questa la riflessione della madre priora del Monastero di Santa Rita da Cascia, suor Maria Rosa Bernardinis, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che cade oggi.
«La violenza verso le donne – aggiunge la Priora – è un’emergenza mondiale. Lo è a maggior ragione oggi che il Covid costringe le donne vittime di maltrattamenti, fisici o psicologici, a stare chiuse in casa con i loro aguzzini. Il fenomeno è così diffuso da sembrare normale, ma la violenza non può e non deve essere normalità. È una piaga, una strage giornaliera che riguarda il futuro di tutti».
«Le donne – sottolinea ancora suor Maria Rosa – non devono restare in silenzio davanti alla violenza, bensì parlarne già alle prime avvisaglie: chiedere aiuto è il 1° passo per tornare a vivere davvero». La Priora ha quindi invitato le istituzioni ad essere determinate, irremovibili e vigili nella lotta contro la violenza sulle donne e, allo stesso tempo, sensibili ed efficaci nel prendere per mano le donne che a loro si rivolgono.
L’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, spiega come a causa della pandemia si sono aggravate determinate situazioni facendo registrare un aumento di casi di violenza domestica e maltrattamenti. «I dati – spiega l’Assessore – confermano che c’è ancora tanta strada da fare e che le donne, che siano madri, mogli o figlie, non sempre nelle loro case sono al sicuro».
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