Agenzie di viaggi in crisi: Confcommercio Umbria lancia l’allarme

Perplesso il presidente Giorgio Mencaroni: a farsi sentire anche Fiavet Umbria

«A patire le conseguenze economiche della pandemia saranno soprattutto le agenzie di viaggi che si confermano ancora oggi l’anello più debole della catena del turismo, dimenticate anche dal decreto Ristori bis», a lanciare l’allarme è Confcommercio, secondo cui sarebbe a rischio il futuro di quelle imprese che hanno contribuito nel tempo a costruire l’economia turistica umbra.

Giorgio Mencaroni, presidente di Confcommercio Umbria, afferma: «Per le agenzie di viaggio il lockdown è già un dato di fatto. Non ha senso calibrare gli aiuti alle attività turistiche sulla base del colore della zona in cui operano, perché con il turismo azzerato di fatto sono tutte in zona rossa».

A farsi sentire anche Federico Tagliolini, presidente di Fiavet Umbria, che dichiara: «Le agenzie di viaggio hanno avuto accesso ad alcuni ristori, che tuttavia non consentono loro di sopravvivere fino alla fine della pandemia e alla ripresa del turismo. Lo abbiamo detto all’assessore regionale, Paola Agabiti, chiedendo che la Regione attivi un nuovo intervento di sostegno per questo comparto, a nome delle 170 aziende del territorio».

Tagliolini ritiene che la situazione non sia sostenibile e che è arrivato il momento che le Istituzioni, a livello regionale e nazionale, si assumano la responsabilità della prevedibile scomparsa di tanti posti di lavoro.

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