Un laboratorio di idee e proposte per la Regione in una fase in cui la disponibilità di enormi risorse economiche, come mai in passato, offre opportunità da cogliere ad ogni costo: questo uno degli intenti principali dell’incontro andato in scena a Perugia e organizzato da Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria.
Un’iniziativa necessaria e inedita perché messa in piedi secondo il criterio della presenza e quello del remoto (effettuati collegamenti da varie zone del territorio).
Nel corso della mattinata, animata dagli interventi di lavoratori e pensionati, e dai contributi dei segretari nazionali, tra cui Maurizio Landini, la presentazione di un documento, ancora in fase di costruzione, che Cgil, Cisl e Uil vorrebbero mettere a disposizione di quel confronto che presto si dovrà aprire in tutto lo Stivale.
Il testo, dal titolo “L’Umbria riparte dal lavoro”, contiene 10 schede di approfondimento sui vari settori e ambiti produttivi e sociali, nelle quali i sindacati evidenziano criticità e avanzano proposte.
Lavoratori e pensionati pretendono di contribuire alla fase di riprogettazione della Regione, anche in virtù di un diritto alla partecipazione che è prioritaria nell’ambito della lotta alle disuguaglianze e all’esclusione.
«Senza una nuova idea di crescita sostenibile – si legge in una parte del testo – il cambiamento spesso enunciato non sarà effettivamente raggiungibile».