Poca sicurezza nei magazzini: si fermano i lavoratori di Amazon a Passo Corese

I sindacati alzano la voce: minacciata l'astensione a oltranza finché non saranno rispettate le condizioni di sicurezza stabilite dal Governo

Agitazione inevitabile. In apprensione per la diffusione del coronavirus e preoccupati per l’assenza di precauzioni garantite sul lavoro dall’azienda, i lavoratori in servizio presso lo stabilimento di Amazon situato a Passo Corese, nel reatino, incrociano le braccia. Si tratta, ad oggi, della 1^ protesta dei dipendenti del colosso, almeno nel territorio laziale.

I sindacati annunciano: «Astensione a oltranza finché non saranno rispettate le condizioni di sicurezza stabilite dal Governo». Facile comprendere, a questo punto, che tipo di ripercussioni ci saranno sull’intera produzione aziendale. Danneggiate, dunque, le tante famiglie costrette a rimanere chiuse in casa in seguito alle recenti disposizioni da parte delle istituzioni.

Amazon Italia, dal canto suo, replica così: «Il benessere dei nostri dipendenti, dei fornitori e dei clienti è al 1° posto. Stiamo seguendo rigorosamente le indicazioni fornite dal Governo e dalle autorità sanitarie locali nell’implementare, in tutti i siti, le giuste misure per contenere l’emergenza in corso».

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