ThyssenKrupp, il 6 dicembre del 2007 l’incendio a Torino: Fiom Cgil di Terni non dimentica

Il problema degli infortuni e dei morti sul lavoro rimane di stretta attualità: a Terni, nei primi 10 mesi del 2019, gli incidenti sono passati da 208 a 223

Un’autentica tragedia impossibile da dimenticare. A 12 anni di distanza dal rogo che devastò la ThyssenKrupp di Torino, la Fiom Cgil di Terni riferisce come la ferita sia ancora aperta. «Vogliamo ricordare Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino caduti sul lavoro il 6 dicembre del 2007», scrive in una nota il sindacato umbro.

«Il sacrificio di questi 7 lavoratori e colleghi, così come quello degli 8 che da allora ad oggi sono morti nel sito Ast di Terni, ci indigna», aggiunge sempre Fiom Cgil.

Il problema degli infortuni e dei morti sul lavoro rimane di stretta attualità. Terni, da questo punto di vista, detiene la maglia nera riguardo i ferimenti del personale: nei primi 10 mesi del 2019, rispetto all’anno precedente, gli incidenti sono passati da 208 a 223. Quelli mortali, invece, da 4 a 5, in controtendenza negativa con il dato nazionale.

«Nel 2008, anche sull’onda della tragedia che stiamo ricordando – commenta il neo segretario della Fiom, Alessandro Rampiconi – con la ThyssenKrupp è stato siglato un protocollo sulla sicurezza, poi rinnovato negli anni, che dobbiamo necessariamente far diventare un protocollo provinciale, da applicare a tutte le realtà metalmeccaniche medio-grandi».

Lo stesso Rampiconi conclude con un’ultima osservazione: «Ci mettiamo a disposizione delle altre sigle sindacali metalmeccaniche, delle controparti e delle istituzioni per avviare un confronto su questi temi che per noi rappresentano una priorità».

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