Nessuna discarica imposta dalla Regione. Questo il monito di Virginia Raggi che in Campidoglio, all’interno dell’Aula Giulio Cesare, apre il consiglio straordinario sui rifiuti davanti a decine di sindaci della Città Metropolitana.
Il 1° cittadino di Roma non manca di lanciare frecciate alla Pisana, a suo avviso colpevole di pesanti ritardi in merito alla definizione di un Piano regionale approvato in giunta dopo 7 anni. Chi governa il Comune di Colleferro, ovvero Pierluigi Sanna, respinge le accuse di mancata collaborazione (per l’amministrazione capitolina si poteva lavorare la spazzatura un altro anno).
Se Raggi è dell’idea che non si possa costruire in tempi rapidi un sito in grado di trattare l’immondizia, l’opposizione appare perplessa. «Il sindaco di Roma – afferma Giulio Pelonzi del Partito Democratico – deve avere l’ambizione di spiegare alla città come intende portare la Capitale nel futuro».
Piuttosto adirato Andrea De Priamo di Fratelli d’Italia che dice: «Ci sono tante responsabilità che ascriviamo a Raggi, a cui non risparmiamo critiche, ma al posto dei colleghi del Pd mi vergognerei dell’assenza di Nicola Zingaretti e del suo Assessore».