Intascavano la tassa che i turisti pagano per soggiornare a Roma ma poi non versavano il contributo a Roma Capitale. Così centinaia di migliaia di euro rimanevano nella disponibilità dei gestori di diversi hotel capitolini. Il contributo di soggiorno è una tassa che varia a seconda della categoria dell’hotel scelto e può andare dai 3 euro per gli alberghi a 1 stella fino ad arrivare a 7 euro giornalieri, per i primi 10 giorni di soggiorno, per chi alloggia negli hotel a 5 stelle. La procura di Roma ha imposto il sequestro di 11 milioni e mezzo di euro. A dover rispondere all’accusa di peculato tra gli altri ci sono il gestore del Grand hotel Plaza di Roma, Cesare Palladino, che ha già patteggiato una pena di un anno e due mesi e ha subito il sequestro di due milioni di euro. Stessa sorte per i gestori dell’hotel Domidea, già sottoposti al sequestro di 200mila euro di tasse evase. In questo ultimo caso la tassa di soggiorno non sarebbe stata versata dal 2015 al 2018.
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