“In the name of Africa”

Uno sciame di palloncini rossi a forma di cuore e decine e decine di piatti bianchi hanno riempito piazza del popolo per dire no alla fame nel mondo. Ai...

Uno sciame di palloncini rossi a forma di cuore e decine e decine di piatti bianchi hanno riempito piazza del popolo per dire no alla fame nel mondo. Ai piedi del Pincio arriva “In the name of Africa” la più grande manifestazione di pixel art urbana solidale messa in atto per accendere i riflettori sulle gravi condizioni della malnutrizione, una vera e propria emergenza planetaria. Con l’intento di raccogliere fondi e arginare il problema, Cefa Onlus con il patrocinio del comune di Roma e dell’ Agenzia italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, ha apparecchiato insieme a centinaia di volontari  sui sampietrini della Capitale una tavolata simbolica di piatti vuoti.  Capovolti di volta in volta i piatti hanno assunto l’aspetto del continente africano, di un grande libro decorato e dell’Uomo Vitruviano, realizzato dal genio di Leonardo da Vinci. Un omaggio all’arte il cui ricavato verrà devoluto per sostenere una scuola di Dabaga in Tanzania e fornire alle comunità contadine pratiche e strumenti necessari per la sopravvivenza. Fra Paolo che opera in quelle zone da anni sa bene quanto l’iniziativa sia importante. Se dare del pesce a un uomo lo nutrirà per un solo giorno, insegnargli a pescare lo sfamerà per tutta la vita, così recita un antico proverbio cinese e forse è proprio questo il senso che sta all’apice della manifestazione

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