Truffa e frode nelle pubbliche forniture. Questa l’ipotesi di reato che vede Maurizio Raponi,presidente di Roma Multiservizi indagato dalla procura di Roma. L’inchiesta era partita a settembre per indagare sulle ragioni della mancata raccolta dei rifiuti prodotti dalle attività commerciali, raccolta che era stata appaltata ad una società. Agli atti è finito il servizio del programma Le Iene che mostra come4 qalcuni dipendenti utilizzino un codice a barre per far risultare l’avvenuta raccolta della spazzatura anche se le attività sono chiuse e non è possibile prelevare i rifiuti. Il dipendente della multiservizi denuncia col volto coperto quella che definisce una vera e propria truffa ai danni dei cittadini romani. Secondo la testimonianza sarebbero stati i dirigenti della Multiservizi a chiedere agli operatori di iniziare il turno più tardi rispetto al solito per così potere raccogliere meno rifiuti visto che la maggior parte degli esercizi chiude prima delle 21:00. Dal canto suo Raponi definisce ridicola l’ipotesi di reato poiché afferma di averte denunciato lui stesso quanto accadeva. Il Campidoglio intanto fa sapere di avere chiesto più volte dei report ad Ama ma di avere ricevuto sempre soltanto rassicurazioni.
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