Niente sconti al clan Spada: confermati 3 ergastoli e riconosciuta l’associazione mafiosa

I giudici mettono un punto alla lunga inchiesta avviata in seguito all'arresto di più di 30 persone avvenuto nel gennaio del 2018: soddisfatta Virginia Raggi, presente in aula per assistere alla lettura del verdetto

Pene alquanto severe con l’intento di affondare la criminalità organizzata. La Corte d’Assise punisce il clan Spada, potente famiglia sinti radicata sul litorale romano, stabilendo ben 3 ergastoli e 147 anni complessivi di carcere nei confronti dei numerosi soggetti indagati e riconoscendo, soprattutto, che si tratti di associazione mafiosa.

Circa 9 ore di Camera di consiglio per una sentenza di cui si parlerà a lungo: i giudici mettono un punto alla lunga inchiesta avviata in seguito all’arresto di più di 30 persone avvenuto nel gennaio del 2018. Soddisfatta Virginia Raggi, presente in aula per assistere alla lettura del verdetto.

Gli ergastoli vengono convalidati nei confronti di Carmine, detto “Romoletto”, del fratello Roberto, colui che aggredì il giornalista Daniele Piervicenzi, e del nipote Ottavio Spada. Dei 24 imputati, 17 vengono condannati mentre 7 escono assolti con formula piena.

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