Sui poteri per Roma Capitale deciderà Francesco Boccia

Dopo lo slogan "ci penserà Conte", ora la palla sulla riforma di Roma Capitale passa al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie

“E’ giusto che Roma abbia poteri da Capitale e risorse adeguate. Per non parlare poi dell’assetto istituzionale: il modello adottato da Berlino può essere una soluzione. Apriremo sicuramente una discussione sui poteri per Roma». Così diceva subito dopo la nomina a neoministro per gli Affari regionali e le Autonomie  Francesco Boccia.

Una decisione che fa pensare i 5stelle in campidoglio, in primis la Sindaca Raggi che da oltre un anno chiede a Conte poteri speciali per Roma Capitale. Se infatti i 5stelle continuano a sostenere che non servono intermediari, come diceva giusto ieri il capogruppo grillino in aula Giulio Cesare Giuliano Pacetti, il PD la pensa diversamente, e già i suoi uomini si sono dati appuntamento per discutere le proposte dal portare al Ministro con il quale è stato già chiesto un incontro.

Nel mentre, i grillini di palazzo senatorio dal canto loro stilano la loro lista di richieste da portare al governo, con la richiesta di affidare la riforma a un comitato dei saggi apartitico e dalla messa in atto dei decreti attuativi della legge su Roma Capitale al palo dal 2010. Altro nodo che la nuova scena politica porterà al pettine, la trasformazione di Roma in una città con i poteri di una Regione su rifiuti e trasporti, cosa che potrebbe creare qualche attrito con la regione Lazio a guida Zingaretti. Resta da vedere se la gara per presentare le proprie proposte per una Roma davvero Capitale si trasformerà in una staffetta o nella solita corsa a due, tra spallate e sgambetti.

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