Marco Manzo ovvero Il tatuaggio come linguaggio dell’arte del XXI secolo

Marco Manzo, tatuatore celebrato dal MAXXi e dalla Biennale di Venezia che cura un dibattito ospitato dal senato della Repubblica

Un tempo considerato roba da dei galeotti, oggi celebrato dal mondo dell’arte. Il tatuaggio ha compiuto un lungo cammino di affermazione nella società italiana, tanto da essere annoverato tra le forme di arte contemporanea. Uno dei maggiori esponenti di quest’arte è Marco Manzo, tatuatore celebrato dal MAXXi e dalla Biennale di Venezia che cura un dibattito ospitato dal senato della Repubblica. Di fronte all’enorme popolarità riscossa dal tatuaggio anche il mondo dell’arte si è interrogato sulla sua valenza espressiva. Un vero e proprio linguaggio quello dei segni sul corpo che come tale va decifrato per comprendere appieno le urgenze espressive dei tempi in cui viviamo.

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