Governo giallorosso. Roma spera nello status speciale

l'Urbe riceve meno contributi pro capite rispetto a Napoli che ottiene 407 euro per cittadino e Catania a cui vanno 270 euro, Roma è solo terza con 263 euro.

Roma avrà finalmente strumenti e poteri adeguati al ruolo di capitale d’Italia”. Questo il passaggio del discorso tenuto da Giuseppe Conte alla Camera che ha galvanizzato il Campidoglio. Da tempo infatti l’amministrazione grillina chiede che alla capitale sia riconosciuto lo status che le compete ergo più fondi, più denaro per renderla competitiva non solo in Italia ma anche in Europa. La capitale riceve sì più contributi rispetto alle altre città, un tesoretto da 757 milioni di euro, ma se consideriamo la sua estensione e il numero di suoi cittadini il contributo ricevuto è inferiore a quello percepito da altre città. Al momento infatti l’Urbe riceve meno contributi pro capite rispetto a Napoli, che ottiene 407 euro per cittadino, e Catania a cui vanno 270 euro, Roma è solo terza con 263 euro. Se facciano il paragone con l’Europa è evidente che Roma manca di autonomia nella gestione dei fondi. Proprio tale mancato riconoscimento è indicato dal Campidoglio come elemento che funge da palla al piede della capitale. E non si tratta di rivendicazioni legate alla odierna amministrazione, a provare ad ottenere uno status speciale furono prima l’amministrazione Veltroni e poi quella Alemanno, entrambi i tentativi si scontrarono con la lentezza della politica nazionale che dopo avere assicurato provvedimenti ad hoc ha poi sempre trovato il modo di perdere tempo. Nella città eterna adesso si spera che dopo un decennio le condizioni siano mature per ottenere una misura fondamentale per il suo rilancio.

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