Rifiuti. A Roma si possono buttare solo in buste trasparenti

In arrivo nuovi cassonetti per la differenziata

Nulla o poco più è cambiato. I romani di ritorno dalle ferie d’agosto hanno trovato ad accoglierli il solito panorama fatto di cassonetti strapieni di rifiuti. La città ha scongiurato l’emergenza sanitaria nel mese di luglio grazie all’intervento di Regione e governo. Adesso Palazzo Senatorio punta a migliorare la raccolta differenziata ferma ancora sotto al 47%. Ama ha già chiesto ai presidenti di municipio di individuare zone in cui collocare nuovi contenitori per carta, plastica e vetro, in totale si tratta di circa 750 cassonetti. Una decisione accolta con malumore da molti cittadini poiché la presenza di nuovi cassonetti diminuisce i posteggi gratuiti a disposizione nei quartieri. Inoltre c’è il sospetto che l’aumento dei cassonetti segnali un minore impegno nella raccolta differenziata. Ma in senso opposto va l’ordinanza sui rifiuti lanciata dal Campidoglio nel mese di agosto che obbliga i romani a buttare la spazzatura esclusivamente in dei sacchetti trasparenti. L’obiettivo è rendere visibili i sacchetti che contengono materiale da riciclare in modo da permettere agli operatori di individuare i sacchetti utili che rimangono fuori dai cassonetti ma che all’interno contengono esclusivamente materiale riciclabile. Un piccolo aiuto che però non risolve i problema vero: 45mila tonnellate di rifiuti che la città non sa dove collocare.

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