“Troppi errori nelle pratiche”: i dirigenti del Comune di Roma torneranno a studiare

Sviste ma anche errori che potrebbero essere artificiosi e nascondere lo zampino della corruzione

I dirigenti capitolini dovranno seguire corsi di formazione presso la scuola istituita dal Comune nel 2017. è quanto deciso dal segretario generale del Campidoglio Pietro Paolo Mileti dopo aver analizzato un campione (il 3,26% del totale) di 2.334 atti protocollati dagli uffici di Roma Capitale nel 2018. Fornitori scelti senza indire bandi di gara o confermati nonostante il principio di rotazione “sulla base del gradimento ottenuto con la precedente prestazione”, il frazionamento delle gare in tante piccole procedure da meno di 40.000 euro in modo da poterle assegnare direttamente. E poi errori nell’uso di questa o quella norma, di documenti scritti male e pieni di errori e sviste dovute alla poca voglia di lavorare.

Tutto questo sotto la bandiera penta-stellata della trasparenza e onestà; ma si sa, le idee – per quanto nobili – si basano sulla pratica umana, insindacabilmente fallibile. Ma anche corruttibile e avida. Nonostante i dati sulle criticità degli atti protocollati da Roma Capitale siano in leggero calo rispetto al 2017, per rendere senza macchia il Campidoglio serve più preparazione. E quindi tutti di nuovo sui banchi di scuola, perché ” la mancata osservanza delle prescrizioni normative rischia di sfociare in situazioni patologiche, foriere di comportamenti che vanno contro la legge”.

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