Una situazione paradossale, un problema serio riguardante migliaia di persone che continua ad essere sottovalutato dalle istituzioni. Dal mese di gennaio è impossibile accedere al 1° piano degli edifici O, P e Q situati nel cimitero di Prima Porta, esattamente lungo via Clivo Tiberino.
Lì sono conservate numerose spoglie di defunti e i loro parenti non solo devono evitare di salire, ma non possono nemmeno inserire altre eventuali ceneri nonostante l’acquisto certificato di uno o più loculi. La vicenda che vede direttamente coinvolto Simone Sperduto, giornalista romano, è tanto emblematica quanto simile a ciò che da tempo stanno affrontando altri concittadini.
Considerando che il passaggio sia interdetto da quasi 8 mesi, è grave il fatto che, ad oggi, non siano partiti i lavori di messa in sicurezza. Questo perché si attende addirittura l’avvio della gara per decretare l’appalto. Anche la presentazione di un esposto in procura ha smosso poco le acque.
A gestire le palazzine parzialmente fuori uso dovrebbe essere Ama. Tuttavia, secondo la municipalizzata sarebbe il Comune a dover prendere decisioni concrete. Uno scarico di responsabilità che fa perdere solo tempo e che continua a danneggiare sotto ogni aspetto un’enorme quantità di individui.