AltaRoma 2019 tra fashion e sostenibilità

Un occhio di riguardo lo hanno avuto i temi del riciclo e dell'etica che si nasconde dietro un intreccio di fibre

Al Pratibus District di viale angelico si è chiusa l’edizione 2019 di AltaRoma, con la consegna dei premi ai migliori stilisti emergenti. Ma a farla da padrone nella quattro giorni che la capitale dedica al mondo del fashion e del design è stata la sostenibilità, in tutte le sue forme. A partire da quella ambientale, attraverso il recycling e l’upcycling delle materie prime passando per il no lanciato dalla campagna #stopmicrofibre al progetto creativo A.I. The Shape of Water, a cura di Clara Tosi Pamphili e Alessio de’ Navasques, una vetrina che indaga sul senso etico dell’abito, trasformando il fenomeno migratorio in un’opportunità d’arte e design che non vede confini né diversità, ma solo opportunità di creare insieme una visione migliore del mondo.

Panta rei, tutto scorre, come le mode o i movimenti dei popoli e come l’acqua, emblema per eccellenza della trasformazione e della resilienza, adattandosi ad ogni forma e trasformandosi senza mai cambiare la sua natura, è questo il file rouge delle diverse collezioni e iniziative parte del progetto, come “Talking Hands – con le mani mi racconto” che da Treviso mira a creare un percorso d’integrazione rivolto ai rifugiati e ai richiedenti asilo. Imparare a produrre partendo da se stessi, dalle proprie origini e dalle ricchezze che ognuno di noi ha insite nel proprio bagaglio culturale.

Una collezione, quella Mixitè realizzata da Talking hands che combina le stoffe wax con materiali preziosi del Lanificio Paoletti, mostra come gli scarti possano diventare pezzi di alta moda contemporanei e innovativi. E mentre si discute di immigrazione e porti chiusi,due artisti greci Ioannis Kaliopoulos e Paola Palavidi hanno mostrato, grazie alla realizzazione di due arazzi fatti con i materiali di scarto provenienti proprio dal lanificio che riproducono dati geografici GPS, come, proprio da ciò che erroneamente giudichiamo scarto e dalla loro unione, nasce la bellezza.

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