Un momento convulso riguardo la mobilità con scenari futuri poco rassicuranti. Alla luce delle ultime chiusure forzate di Spagna e Barberini, rassegnano le dimissioni ben 9 ingegneri responsabili dell’esercizio degli impianti in alcune stazioni della metropolitana di Roma. Tra di loro pure chi, sabato scorso, ordinò di chiudere Flaminio e Spagna dopo il sequestro di Barberini in seguito al malfunzionamento delle scale mobili. A quanto pare i soggetti in questione rimarranno in servizio per almeno 90 giorni, in attesa dell’arrivo dei sostituti.
Poiché i guai non vengono mai da soli, ecco la decisione da parte dell’amministrazione capitolina di rescindere il contratto con Metro Roma e la Ascensori Del Vecchio di Napoli, entrambi addetti alla manutenzione da 2 anni. Atac starebbe valutando l’ipotesi avviare azioni di natura risarcitoria nei loro confronti per gli enormi disagi causati a cittadini e turisti.
In merito alla riapertura delle 3 stazioni della linea A della metro attualmente off-limits, ovvero Spagna, Barberini e Repubblica, la sensazione è che si andrà per le lunghe. Virginia Raggi garantisce il massimo impegno affinché i passeggeri possano effettuare spostamenti senza eccessivi traumi, tuttavia l’emergenza è sotto gli occhi di tutti.
Se Repubblica dovrebbe essere operativa da metà maggio, Spagna e Barberini rappresentano una vera incognita. In assenza di una ditta di manutenzione, non è chiaro chi effettuerà i lavori previsti. Probabilmente potrebbe subentrare chi nel 2017 arrivò 2° alla gara d’appalto. In ogni caso non parliamo di tempi rapidi.