Ex fabbrica di penicillina. Aspettando lo sgombero

Manca in città un piano per ricollocare i disperati che hanno fatto di questo inferno la propria casa

Lo sgombero è stato annunciato ma non ancora eseguito. La ex fabbrica di penicillina di Roma rimane occupata da centinaia di persone. Non si tratta soltanto di persone senza documenti, come abbiamo potuto documentare nei giorni scorsi molti occupanti hanno il permesso di soggiorno e lo status di rifugiato, quello che non hanno è un altro luogo in cui andare. Il problema di sicurezza si lega all’emergenza sanitaria infatti la ex fabbrica non è mai stata bonificata, al suo interno esistono lastre deteriorate contenenti amianto, letali per chi respira l’aria contaminata che il vento distribuisce nell’intero quadrante interessato. L’organizzazione di estrema destra, Casa Pound, è tornata a manifestare per chiedere lo sgombero dei migranti. Ma se lo sgombero è stato annunciato e probabilmente verrà eseguito, manca in città un piano per ricollocare i disperati che hanno fatto di questo inferno la propria casa. E senza una destinazione alternativa centinaia di persone finiranno per strada costrette a mendicare o a deliquere per sopravvivere.

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