La Piazza Grande romana lancia Zingaretti verso la segreteria Pd

Appaluditissimo quello di Bernice King, figlia di Martin Luther King, che esorta a non voltare le spalle a chi fugge

La lunga corsa verso la segreteria del Paritito democratico è partita da Roma. Nel weekend, Nicola Zingaretti ha mostrato la sua idea di partito “aperto”. Una Piazza Grande in cui chiunque abbia voglia di apportare il proprio contributo è benvenuto. La prima giornata della kermesse ospitata all’ex Dogana è servita a spiegare perchè il modello Renzi ha fallito; sbagliato basare un governo sulla egocrazia, sì ad un noi capace di unire le forze. La giornata conclusiva ha presentato l’idea di opposizione alla Zingaretti. Ad un governo che a detta del Governatore cavalca l’odio per ottenere facili consensi, bisogna contrapporre un modello di integrazione e protezione che parta dall’ascolto e dalla comprensione di quel popolo che ha voltato le spalle al partito. L’incursione di un gruppo animalista che protesta contro un emendamento alla legge di bilancio regionale, crea un po’ di scompiglio e Zingaretti replica chiedendo come possa esigere rispetto per gli animali chi non rispetta i propri simili. Poi si continua con gli interventi, appaluditissimo quello di Bernice King, figlia di Martin Luther King, che esorta a non voltare le spalle a chi fugge, riferendosi al dramma dei migranti. Per il momento oltre a Zingaretti è sceso in campo solo Giachetti. Si attende la decisione di Marco Minniti, l’ex ministro dell’Interno è stato indicato dall’ex premier Renzi come suo candidato alla segreteria. Minniti potrebbe sciogliere la sua riserva già sabato prossimo quando parteciperà alla Leopolda. Intanto, nel partito molti cercano di scongiurare uno scontro aperto tra renziani e zingarettiani, consci del pericolo scissione, spauracchio mai pronunciato in pubblico ma considerato all’interno del partito come l’evento capace di distruggere una volta per tutte quel che resta del Pd.

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