Quel 16 ottobre 1943

Un film per (ri)scoprire, attraverso gli occhi di chi c'era, una pagina buia della storia

75 anni fa si consumava una delle pagine più nere del nazifascismo e della storia d’Italia. 1259 ebrei, uomini donne e bambini, venivano portati via all’alba dagli uomini della Gestapo in quello che sarebbe passato alla storia come il rastrellamento del ghetto di Roma.Destinazione? “Trasferiti in Germania ed ivi liquidati” scriveva Himmler in una lettera riservata.

Per non dimenticare, una vera e propria task force formata dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dal Museo della Shoa, UCEI e altri, si è riunita per la presentazione di un documentario, “La razzia – Roma 16 ottobre 1943”- regia di Ruggero Gabbai, che ripercorre la storia di quei giorni e dei pochi che scamparono alla deportazione. Il primo passo ci dice l’Assessore Laura Baldassarre per riportare in auge questa memoria che ripartirà prima di tutto dalle scuole.

Una storia che, come ci dice il testimone oculare Emanuele di Porto “sono 70 anni che racconto questa storia ma sembra che non interessi”. Aveva 12 anni quando vide la madre essere caricata su un camion dalle SS e – come avrebbe fatto qualsiasi bambino – le corse incontro. Così presero anche lui. Ma da quel camion lui riuscì a scendere. La madre invece morirà ad Auschwitz. Sopravviverà nascondendosi per giorni su un tram.

Ed è proprio quel bambino che, seduto di spalle vediamo ritratto sulla locandina del film, illuminato dalla luce che entra dal finestrino di un vecchio tram buio. Perchè la memoria deve essere sempre illuminata, per evitare un presente ed un futuro di tenebre.

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