Fiume Tevere, partita la rimozione di relitti nei pressi di Ponte di Principe Amedeo di Savoia

I lavori entrano nel vivo grazie soprattutto all'impegno della Regione, pronta a stanziare in tempi non sospetti fondi finalizzati all'avvio di interventi di questo tipo

Un’iniziativa volta a garantire decoro, tutela dell’ambiente e sicurezza in termini di navigazione. Tramite un accordo di collaborazione tra Regione Lazio, Comune di Roma, Autorità del sistema portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale, Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino e Comune di Fiumicino, prendono il via le operazioni di recupero di ben 3 porzioni di barriera semi-sommersa nel fiume Tevere.

L’intervento viene effettuato presso la banchina sinistra a valle del Ponte di Principe Amedeo Savoia sul Lungotevere dei Sangallo e rappresenta una piccola parte del progetto destinato a riportare in superficie relitti di ogni tipo, quindi non soltanto quelli navali. In questo modo le sponde diverranno meno intasate, mentre il corretto regime idraulico permetterà di valorizzare maggiormente il grande corso d’acqua che divide in 2 Roma.

Se ad oggi la Capitaneria di Porto ha riscontrato la presenza di ben 22 relitti, il n° 19 della lunga serie viene sollevato grazie ad un escavatore e ad una gru prima di essere condotto in una discarica ad hoc. L’utilizzo di barriere galleggianti è fondamentale per evitare la dispersione di varie sostanze presenti nel relitto stesso. I lavori entrano nel vivo grazie soprattutto all’impegno della Regione, pronta a stanziare in tempi non sospetti fondi finalizzati all’avvio di interventi di questo tipo.

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