Calcio: Roma in tilt, passo indietro di Monchi se va via Di Francesco

Pallotta starebbe permettendo al tecnico abruzzese di giocarsi le sue ultime carte: la permanenza sulla panchina giallorossa, alquanto precaria, dipenderebbe dai risultati ottenuti in campionato contro Frosinone e Lazio

La situazione continua a degenerare. Di ora in ora. Non bastava un avvio di campionato ai limiti dell’osceno. Adesso, in casa Roma, il clima di tensione è ai massimi livelli. I vertici della società, su tutti James Pallotta, sarebbero propensi a dare il benservito a Eusebio Di Francesco. Una scelta, questa, abbastanza discutibile per almeno un paio di motivi: in primo luogo la stagione è appena iniziata, quindi il tempo per rimediare agli errori commessi fino ad oggi non manca; poi c’è da considerare il fatto che si non può ritenere lo stesso Di Francesco l’unico colpevole del naufragio tuttora in corso.

Al di là di ciò, Pallotta starebbe permettendo al tecnico abruzzese di giocarsi le sue ultime carte: la permanenza sulla panchina giallorossa, alquanto precaria, dipenderebbe dai risultati ottenuti in campionato contro le 2 prossime sfidanti, ovvero Frosinone e Lazio. Ulteriori flop nel giro di pochi giorni non sarebbero perdonati.

Se da una parte c’è chi punta a sfiduciare Di Francesco, dall’altra c’è chi invece si dice pronto a difenderlo a spada tratta. Come Monchi. Secondo i rumors, il ds iberico sarebbe pronto a fare le valigie nel caso in cui l’allenatore dovesse essere sollevato dal proprio incarico.

Insomma, si profila un autentico terremoto. Su un ponte pedonale lungo via Salaria spunta uno striscione in cui campeggia la scritta «Pallotta vattene!», nello spogliatoio manca invece unità. La presunta lite scoppiata tra Alessandro Florenzi ed Edin Dzeko è un segnale non indifferente in tal senso. Intanto Stephan El Shaarawy afferma: «Dobbiamo analizzare le partite tra di noi, confrontarci quasi più da uomini che da calciatori».

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