Ast Terni: è di nuovo tensione tra sindacati ed azienda

Dopo spostamenti personale, salta firma intesa in prefettura

TERNI – Torna alta la tensione tra azienda e sindacati, all’Ast di Terni, in occasione dello sciopero di due ore proclamato dalle rsu dopo la comunicazione da parte del management di alcuni spostamenti di dipendenti da un’area all’altra dello stabilimento che, per i sindacati, metterebbero a repentaglio la sicurezza.
Nell’incontro convocato oggi dall’ufficio del personale con le rsu – dopo che ieri l’ad Massimiliano Burelli aveva fatto altrettanto con le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl – non sono stati registrati passi avanti e i rappresentanti di fabbrica hanno deciso di confermare la mobilitazione. “Non è emerso da parte dell’azienda un atteggiamento costruttivo” si legge in una nota delle rsu. E’ stata quindi rinviata la firma del Protocollo su sicurezza tra azienda, segreterie provinciali dei metalmeccanici ed altri enti, prevista in prefettura. Visto che i sindacati – pur presenti insieme all’ad Burelli – non hanno ritenuto opportuno siglarla in concomitanza con lo sciopero.
“C’è rammarico profondo per aver perso questa occasione – ha detto il prefetto, Paolo De Biagi – abbiamo lavorato per quasi un anno a questo Protocollo ed era stato fatto un bel lavoro, mi auguro che ci sia l’occasione di recuperare in un prossimo futuro”. In una nota le cinque sigle ribadiscono “il valore strategico del Protocollo sulla sicurezza”, confermano “con il loro impegno il lavoro che in questi anni hanno profuso per la realizzazione” e esprimono “forte preoccupazione per il comportamento di Ast che con i propri atteggiamenti nelle relazioni sindacali non favorisce un clima positivo”. “La decisione non sottoscrivere il protocollo – proseguono, riconfermando la disponibilità al prefetto alla firma – è il risultato di una poco attenta valutazione da parte dell’azienda delle tante criticità presenti nel sito”.

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