Inchiesta Metro C. Gianni Alemanno tra i 25 che rischiano il processo per truffa e corruzione

Andrebbero a processo anche gli ex assessori alla Mobilità Aurigemma e Improta

Che la costruzione della metro C di Roma sia stata un calvario lo sanno bene i romani che aspettano ancora di vedere la conclusione dell’opera iniziata nel 2007. Adesso l’inchiesta sui presunti episodi di corruzione, che hanno causato l’abnorme crescita dei costi e dei tempi di consegna della linea verde della metropolitana, si è conclusa. In 25 rischiano il processo per truffa, corruzione e falso. Tra questi l’ex sindaco Gianni Alemanno. Ma non è l’unico nome illustre, infatti andrebbero a processo anche gli ex assessori alla Mobilità Aurigemma e Improta, rispettivamente giunta Alemanno e giunta Marino, indagati anche l’ex dirigente del ministero delle Infrastrutture Incalza e tutti i dirigenti di Roma Metropolitane e Metro C dell’epoca. I magistrati si sono concentrati sul pagamento di 230 milioni di euro che Stato, Roma Capitale e Regione Lazio hanno pagato per la prosecuzone dei lavori nel 2011. Soldi pubblici finiti indebitamente nelle tasche di privati a causa di una truffa, secondo gli inquirenti. Così come costituirebbe una truffa anche il pagamento, avvenuto nel 2013, di 90 milioni di euro quali parte di un accordo attuativo volto a proseguire i lavori. Inoltre alcuni figli e parenti di funzionari pubblici sarebbero stati assunti come metodo corruttivo, nella peggiore delle tradizioni italiane.

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