Testata a reporter Rai. Chiesti 8 anni e 9 mesi per Roberto Spada

Daniele Piervincenzi venne aggredito il 7 novembre scorso durante un'intervista

8 anni e nove mesi per l’aggressione più mediatica degli ultimi anni. È quanto ha chiesto la procura di Roma a carico di Roberto Spada e del suo guardaspalle, Ruben Nelson del Puerto. I fatti risalgono allo scorso 7 novembre quando, irritato dalle domande del giornalista Daniele Piervincenzi, Spada decise di uscire dall’imbarazzo a modo suo ovvero con la violenza. L’aggressione, ai danni del giornalista e del suo operatore, fu ripresa dalle telecamere della Rai che diffuse le immagini immediatamente. Ma oltre a rompere il naso del reporter, quella testata è riuscita a squarciare anche il velo di ipocrisia che circondava Ostia e lo strapotere del Clan Spada. Di fronte a quelle immagini lo Stato non può rimanere inerme e due giorni dopo Spada ed il suo gorilla finiscono in carcere. I due sono accusati di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso. Da allora Ostia è diventata l’emergenza numero uno della città, il territorio da riconquistare con l’apertura di luoghi in cui ricostruire un tessuto sociale. Tanti report hanno mostrato come, a causa dell’abbandono delle istituzioni, sia stato possibile per poche famiglie malavitose, imporre il proprio volere a migliaia di cittadini onesti. Piervincenzi dal canto suo ha ribadito più volte di non nutrire alcuna sete di vendetta nei confronti dei suoi aggressori. Altra cosa è aspettarsi giustizia ovvero pretendere che una sentenza dimostri che lo strapotere di un clan è tale solo fino a quando lo Stato non si impegna per ripristinare la legalità. L’esito del processo assume quindi in questo contesto un valore simbolico per tutti coloro che a Ostia coltivano la speranza di potere vivere senza doversi piegare alla volontà di un manipolo di violenti.

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