Decoro, ecco il nuovo regolamento di Roma

No a tavolini improvvistati con paccottiglia di ogni genere, sexy shop, compro oro, carrozzerie, sale slot machine e centri massaggi

Niente più suk, minimarket dalle vetrine kitsch e friggitorie vicino ai monumenti romani. Il nuovo regolamento per il decoro nella città storica vuole mettere fine alla crescita di attività che ledono l’immagine della capitale. No a tavolini improvvistati con paccottiglia di ogni genere, sexy shop, compro oro, carrozzerie, sale slot machine e centri massaggi quindi, sì a antiquariati, liberie, gioiellerie, gallerie d’arte, ferramenta o parafarmacie. Ogni due anni una revisione degli indici di saturazione permetterà di verificare i mutamenti della saturazione di alcune attività che se dovesse risuoltare diminuita ne permetterebbe l’apertura di nuove. La necessità è di tutelare la parte di città dichiarata sito Unesco ma anche un quartiere come San Lorenzo che è diventato ostaggio di piccole attività alimentari. Ha presentato il progetto l’assessore meloni che il 9 maggio passerrà il testimone a Carlo Cafarotti che, assicurano dal Campidoglio, continuerà la strada già intapresa dall’amministrazione in tema di Lavoro e Commercio.

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