Bancarotta fraudolenta, la Guardia di Finanza di Roma arresta due imprenditori capitolini

Attraverso mosse illegali caratterizzate da condotte distrattive perpetrate in danno dei creditori, la coppia avrebbe messo in crisi la società "Fratelli Srl in liq.ne" operante nel settore edilizio

Bancarotta fraudolenta: questo il motivo che ha comportato l’arresto dei fratelli Davide e Mario Caccia, imprenditori capitolini fermati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Attraverso mosse illegali caratterizzate da condotte distrattive perpetrate in danno dei creditori, la coppia in questione avrebbe messo in crisi la società “Fratelli Srl in liq.ne” con sede nella Città Eterna e operante nel settore edilizio.

Gli indagati sono accusati di aver pianificato operazioni contabili e finanziarie, per lo più fittizie, volte a rappresentare all’esterno un andamento florido e redditizio: in questo modo i due sono riusciti, nel tempo, ad ottenere non solo finanziamenti dagli istituti bancari, ma anche a convincere i creditori rispetto all’affidabilità dei piani concordatari nell’ambito della procedura concorsuale.

Le indagini hanno poi permesso di scoprire come, dal 2011 al 2015, occupandosi della gestione e dell’amministrazione della società romana in fallimento, i fratelli Caccia abbiano messo in atto una strategia finalizzata all’appropriazione di beni distraendo di fatto risorse del patrimonio sociale.

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