Domenica 29 ottobre la giornata mondiale contro l’ictus cerebrale

Quasi un milione di italiani convive con disabilità conseguenti ad un ictus. Solo sei regioni su venti, però, offrono percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali aggiornati e attivi per la loro riabilitazione....

Quasi un milione di italiani convive con disabilità conseguenti ad un ictus. Solo sei regioni su venti, però, offrono percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali aggiornati e attivi per la loro riabilitazione. Questa, in sintesi, la fotografia scattata dalla prima fase dello studio “La Riabilitazione post-ictus in Italia” realizzato dall’Associazione per la Lotta all’ictus Cerebrale. La ricerca è stata presentata nel corso di un convegno ospitato dalla Fondazione Santa Lucia di Roma nell’ambito delle iniziative per la XIII giornata mondiale contro l’ictus che sarà celebrata domenica 29 ottobre. L’ictus è una malattia invalidante. Un paziente può trovarsi a dover fare i conti con una serie di problemi che non si limitano unicamente alla paresi degli arti superiori e inferiori, ma che coinvolgono anche la sfera neurologica e cognitiva. Il 60 per cento delle persone colpite ha problemi visivi, mentre quasi la metà presenta difficoltà di deglutizione e respirazione. Uno su tre soffre inoltre di disturbi del linguaggio e di depressione. Secondo lo studio presentato la quota di spesa sanitaria nazionale rivolta alla cura dell’ictus è pari al 4%. La ricerca evidenzia inoltre come la malattia vada ad influire anche sulle finanze familiari perchè il 69% dei pazienti tra i 25 e i 59 anni è costretto ad abbandonare il lavoro. Lo studio di A.L.I.Ce è stato l’occasione per fare il punto sulla patologia che rappresenta la prima causa di disabilità nell’adulto. Dei 200.000 casi di ictus che si verificano ogni anno in Italia, nell’80 per cento il paziente sopravvive, ma sono oltre 50.000 le persone che perdono l’autonomia e che hanno quindi più bisogno di percorsi di riabilitazione. L’auspicio è che si arrivi nell’immediato futuro ad avere un protocollo uniforme da seguire per una riabilitazione che prosegua in modo continuativo e senza interruzioni.

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