Arte, la Galleria Nazionale celebra Renato Guttuso a 30 anni dalla scomparsa

Accanto al materiale recuperato dai depositi del museo capitolino trova spazio anche qualche prestito

Celebrazioni dovute nei confronti di chi ha dato tanto alla pittura italiana durante il secolo scorso. Nel 1987 si spegneva Renato Guttuso, considerato uno dei massimi esponenti del Neorealismo pittorico nostrano. Così, a 30 anni esatti dalla sua scomparsa, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma allestisce una retrospettiva ad hoc visibile fino al 26 novembre presso la Sala Aldrovandi.

“Fuga dall’Etna”, “Fucilazione in campagna”: ecco alcuni dei lavori che compongono un’esposizione tanto essenziale quanto coerente, dove accanto al materiale recuperato dai depositi del museo capitolino trova spazio anche qualche prestito.

“Renato Guttuso. Un uomo innamorato”, questo il titolo scelto per l’occasione, intende approfondire la personalità schiva dell’autore sotto un profilo insolito e per certi versi passionale, in qualche modo vicino a quello che Marino Mazzacurati definì in tempi non sospetti “sfrenato”.

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