Adesivi di Anna Frank in Curva Sud, identificati 20 ultrà laziali

Alcuni elementi della Comunità Ebraica gettano nel Tevere la corona di fiori deposta da Claudio Lotito davanti la Sinagoga

Primi interventi nell’incredulità generale. Grazie alle immagini raccolte dalle telecamere a circuito chiuso dello Stadio Olimpico, la Digos riesce a risalire ai nomi di circa 20 tifosi laziali che domenica sera, nel corso del match di campionato tra la compagine biancoceleste e il Cagliari, hanno raggiunto la Curva Sud tappezzando l’area di adesivi raffiguranti Anna Frank con addosso la maglia della Roma.

Un gesto vergognoso su cui si vuol fare chiarezza al più presto. Il numero dei supporter individuati sembra destinato a salire di pari passo con l’analisi ripetuta dei video a disposizione degli agenti. Tra i denunciati iscritti nel registro degli indagati della Procura ci sarebbero anche due minori, ovvero un 13enne e un 17enne (oltre a loro appare certa la presenza di qualche militante di estrema destra). Il più piccolo è stato convocato in questura insieme al padre per raccontare la versione dei fatti. Le altre persone coinvolte parlano tutte di «bravata» e di «scherzo per prendere in giro la Roma». Accusati di violazione dell’articolo 1 della legge Mancino, vale a dire istigazione all’odio razziale, i responsabili rischierebbero il Daspo fino a 8 anni.

Intanto permane il gelo tra la Comunità Ebraica e la dirigenza del club capitolino. L’arrivo del presidente Claudio Lotito davanti la Sinagoga non è servito a placare gli animi. Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni si dice indignato e afferma: «La Comunità Ebraica non è un luogo dove si presenta un omaggio floreale e si risolve tutto». A proposito di fiori, alcuni elementi della stessa Comunità hanno gettato nel Tevere la corona deposta da Lotito. Risposta emblematica da parte di chi si è rifiutato di accogliere il numero uno della Lazio sottolineando come la visita non fosse stata minimamente concordata.

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