Repertorio di spessore, grandi complessi e solisti in scena oltre a prestigiose basiliche romane pronte ad accogliere performance d’impatto. Sono questi gli ingredienti principali che rendono unico, almeno nella Capitale, il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra. Dal 4 al 10 novembre si svolge al Vaticano e nella città di Roma l’edizione n° 16 della kermesse.
Un totale di 6 appuntamenti concentrati in 7 giorni e tutti ad ingresso gratuito. La rassegna parte nel primo weekend di novembre con una “Elevazione spirituale” affidata all’Illuminart Philarmonic Orchestra diretta da Tomomi Nishimoto (l’evento prende vita all’interno della Basilica di San Pietro nel pomeriggio). La sera stessa, alle 21.00, spazio al materiale “sacro” di Anton Bruckner suonato a Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio. L’indomani sempre Nishimoto dirige i complessi giapponesi nella Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura, dove verrà proposto il “Requiem in re minore” di Mozart.
Grande attesa per vedere all’opera lunedì 6 i Wiener Philharmoniker di nuovo a Roma Sud: in sala riecheggeranno le note dello “Stabat Mater” di Pergolesi. Si chiude poi venerdì 10 a Santa Maria del Popolo con un “Concerto Luterano” per ricordare i 500 anni della Riforma protestante.
Chen Reiss, Bernarda Fink, Daniel Ottensamer: ecco alcuni dei nomi più importanti garantiti per l’occasione dal Festival che martedì 7 omaggia pure Haydn.