Parigino, classe 1968, sperimentatore per vocazione ma in grado di realizzare opere dettate da una forte sensibilità. Dopo aver esposto in Francia, Spagna e Stati Uniti nell’ultimo decennio, Renaud Auguste-Dormeuil porta a Roma quelle creazioni incluse nella mostra intitolata “Jusqu’ici Tout Va Bien” e visibile fino al 26 novembre all’interno del Padiglione 9A del Macro Testaccio.
Il tempo e la sua enigmaticità: questo il punto di partenza di un percorso essenziale e minimalista, dove ogni singolo progetto mette comunque in risalto la capacità dell’autore di raccontare il presente tramite soluzioni originali. Se “When The Paper” rievoca un antico rituale giapponese con cui provare a contrastare un dolore, “The Day Before” si compone di 12 mappe di cieli stellati che hanno illuminato altrettanti luoghi del mondo la notte prima di un micidiale attacco aereo (Hiroshima e New York giusto per fare qualche esempio).
Un drone in cui campeggia il titolo dell’esposizione rientra nell’opera “Spin.off” e invita a guardare l’arte in modo diverso, la rivisitazione del film “Vertigo” di Alfred Hitchcock esclude i dialoghi creando uno sviluppo temporale di senso anomalo.
Un momento storico difficile da interpretare ma da descrivere con coraggio. Auguste-Dormeuil ci prova ovviamente a modo suo.