Mafia Capitale. Cade aggravante associazione mafiosa

Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, condannati rispettivamente a 20 e 19 anni di carcere.

230 udienze, 4 ore di camera di consiglio che hanno portato a delle condanne per oltre 250 anni di carcere in totale. Sono questi i numeri del processo Mafia Capitale che è giunto al primo atto con la sentenza di primo grado pronuncita dal tribunale di Roma.

Nel 2014 l’inchiesta Mondo di Mezzo mette in luce un sistema di corruzione che coinvolge personaggi del mondo politico, ex militanti di estrema destra e diversi colletti bianchi. Tutti pronti a collaborare per spartirsi la città come fosse un immenso bottino. I personaggi chiave del processo sono Massimo Carminati, e Salvatore Buzzi, il boss delle cooperative e l’ex nar. Condannati rispettivamente a 20 e 19 anni di carcere.

La sentenza ha confermato la tesi accusatoria ma ha escluso l’aggravante di associazione di stampo mafioso. Si è trattato di mera associazione a delinquere. Condannato ad 11 anni anche l’unico politico imputato con l’accusa di mafia, Luca Gramazio, che otterrà i domiciliari e si è detto contento di poter rivedere il figlio fuori dal carcere.

Numerosi i commenti alla sentenza. La sindaca di Roma ha commentato così la sentenza:

Vox.

Anche la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi ha voluto commentare. Secondo la Bindi la sentenza non sconfessa il lavoro della Procura di Romaperché è stata accertata l’esistenza di un sistema criminale che ha tenuto in ostaggio per anni l’amministrazione capitolina. Compito della politica è chiudere una delle pagine più brutte scritte nella capitale.

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