Allarme siccità a Roma, Acea dà l’ok per la chiusura dei “nasoni”

Si attende la risposta del Campidoglio: la misura verrebbe adottata per questa estate e lo stop non riguarderebbe tutte le fontanelle della città
Da una parte la mancanza totale di piogge, dall’altra il grande caldo di queste settimane che comporta un uso ingente di acqua. I tecnici di Acea non hanno dubbi: i “nasoni”, le storiche fontanelle di Roma, vanno chiusi, almeno per questa estate. Una scelta che permetterebbe di risparmiare l’1% del bene più prezioso che abbiamo puntualmente destinato a concludere il suo percorso nella rete fognaria capitolina.
Ovviamente non c’è nulla di ufficiale. La misura anti-spreco messa sul tavolo presso il Ministero dell’Ambiente va approvata dalla Giunta pentastellata (è attesa a breve una risposta). Secondo quelli che sono i punti del piano, il provvedimento non dovrebbe andare oltre i mesi più torridi dell’anno. Inoltre alcune fontanelle rimarranno comunque aperte, così da permettere alla Asl di proseguire con le analisi periodiche e obbligatorie perché previste dalla legge.
Qualora la situazione dovesse complicarsi, si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di attuare la sospensione notturna dell’acqua, a rotazione, nelle case. Tutto dipenderà dalle condizioni metereologiche, perché in caso di acquazzoni futuri tali restrizioni verrebbero meno.
Intanto viene confermato l’abbassamento della quantità di H2O prelevata dal lago di Bracciano, che da solo rappresenta il 5% del fabbisogno della Città Eterna: dai 1.800 litri al secondo dei giorni scorsi si è passati a 1.300. Confermata infine la partenza dei lavori su circa 50 chilometri di tubature con l’obiettivo di completare l’opera entro fine anno.
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