Un impianto fondamentale per il bene di Roma, ma a patto che ne possa beneficiare la città. Mentre la delibera approvata in Giunta si appresta ad arrivare in Aula Giulio Cesare, c’è chi non vede di buon occhio la situazione del nuovo stadio del club giallorosso.
Il Gruppo Capitolino del Partito Democratico espone le sue perplessità in merito all’intero progetto, a partire da un’accelerazione improbabile riguardo il testo da convalidare entro il 15 giugno unita a tempistiche troppo brevi per l’espressione dei pareri da parte dei municipi.
L’abbassamento dei costi delle opere pubbliche non convince, stesso discorso per il tentativo di agevolare i proponenti riducendo gli oneri a loro carico. Del termine dei lavori del Ponte dei Congressi si sa poco e la scelta di non edificare il Ponte Traiano comporterà il fatto di ritrovarsi con un’unica via di accesso e di uscita. Permangono poi dubbi sull’abbattimento delle torri, senza le quali sarà difficile rendere appetibile e all’avanguardia l’intera zona.
Ridimensionare l’idea di fondo e adottare soluzioni poco lungimiranti potrebbe essere dannoso. Il Pd alza la voce e promette battaglia.